10 settembre 2010

Hanno alzato il tiro: ora uccidono anche gli ambientalisti

Vorrei che queste mie parole diventassero un fiume in piena gonfio di dolore e di indignazione. Per la morte di un uomo giusto.

Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ha privilegiato la difesa dell'ambiente e non gli abusi edilizi rendendo le zone da lui amministrate le più ambite del circondario. Ha individuato nel rispetto dell’ambiente il punto fondante del suo operato e con le associazioni si è impegnato contro l’abusivismo, per la difesa delle coste, per la raccolta differenziata e per combattere piani regolatori confezionati su misura per gli speculatori.
E’ stato ucciso con un agguato in stile camorra, un'esecuzione sommaria ed esemplare per eliminare un uomo di legalità.

Per ora in Liguria si sono limitati a sprangare e incendiare auto, a danneggiare barche, a fare minacce e intimidazioni a chi si occupa di ambiente. Ma fino a quando?

Un uomo giusto è stato ucciso. Onoriamolo con le nostre azioni e il nostro impegno per battere chi vuole chiuderci la bocca con la violenza e le speculazioni cementizie.

Pietro Tarallo – associazione memorie & progetti - Pieve Ligure (Ge)




Questo omicidio è il primo segnale del precipitare di una guerra che è iniziata diversi anni fa con la rinascita dei comitati e delle associazioni ambientaliste, con il nostro risollevare il capo – più uniti e consapevoli - di fronte ad uno scempio dell’ambiente perpetrato con l’appoggio di tanti politici di destra e di sinistra.
Molti di noi affrontano questa battaglia con semplicità, passione e l’ardore di chi difende la propria terra dall’attacco dei barbari. Dobbiamo renderci conto che dall’altra parte gli interessi economici sono così giganteschi da condurre anche all’omicidio.
Mai come in questo momento l’unione delle associazioni ambientaliste può fare la differenza, aggrappati come siamo ai pochi giornalisti che ci dedicano spazio e voce per le nostre proteste accorate ed a quei funzionari pubblici che ancora si impegnano per la salvaguardia del territorio.
Condividiamo le esperienze, uniamo i fili che da Comune a Comune conducono a trame pesanti di mafie locali, nazionali e spesso sovranazionali.
Il nostro pensiero va alla famiglia di un uomo cresciuto nella legalità e a quei figli a cui rimane solo un esempio giusto da seguire.

Carla Scarsi - associazione memorie & progetti - Pieve Ligure (Ge)